Sussidi didattici tecnologici a sostegno dell’inclusione

Alunni di scuola primaria svolgono un compito di gruppo in classe con un tablet

Published: Novembre 16th, 2021

Secondo gli ultimi dati pubblicati a marzo 2021 dall’Osservatorio disabilità del Governo italiano, con riferimento all’anno scolastico 2019/2020, sono circa 300 mila gli studenti con disabilità che frequentano le scuole italiane, con un incremento di 13 mila alunni rispetto all’anno precedente. Un dato che evidenzia come le politiche di inclusione messe in atto abbiano favorito l’aumento della partecipazione scolastica anche per bambini e ragazzi con bisogni specifici.

Tuttavia, c’è ancora molto da fare. Risulta, infatti, che questi alunni sono stati seguiti da appena 179 mila insegnanti di sostegno, con un rapporto medio nazionale di 1,7 studenti per docente, e con un 37% di educatori senza formazione specifica. Inoltre, c’è un’evidente carenza per quanto riguarda gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione nell’area del Mezzogiorno, dove si registra un rapporto pari a 5,5 alunni per docente. Guardando i dati per regione, Campania e Molise registrano le criticità maggiori, con un rapporto che arriva a ben 13 alunni/docente, mentre in Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e Marche il dato si attesta mediamente a 3,1. 

“Le politiche e gli interventi per l’integrazione scolastica scontano ancora la carenza di strumenti tecnologici: la dotazione di postazioni informatiche è insufficiente nel 28% delle scuole. Il livello di questa carenza diminuisce al Nord, dove la quota scende al 24%, e aumenta al Centro e al Mezzogiorno, dove sale rispettivamente al 29% e al 32%”, si legge nel rapporto. “Le maggiori difficoltà di accesso sono incontrate degli alunni con disabilità sensoriali: sono appena il 2% le scuole che dispongono di tutti gli ausili senso-percettivi destinati a favorire l’orientamento all’interno del plesso e solo il 18% dispone di almeno un ausilio. Anche in questo caso sul territorio si delinea un chiaro gradiente Nord-Sud: la quota diminuisce progressivamente, passando dal 22% delle regioni del Nord al 14% di quelle del Mezzogiorno”, riporta ancora il documento governativo. 

C’è dunque parecchio lavoro da fare per rendere le scuole italiane più accessibili, e i nuovi fondi stanziati per l’innovazione digitale sono l’occasione giusta per accelerare verso una scuola davvero inclusiva.

Perché l’inclusione nella scuola è importante

La scuola è il luogo dove crescono i cittadini di domani. Non può essere intesa come selettiva ma deve essere inclusiva, cioè garantire a tutti gli stessi diritti all’istruzione, alla conoscenza, allo sviluppo e alla socializzazione, senza distinzioni e per tutto l’arco della vita. Questo diritto è sancito anche dall’articolo 24 della “Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”, che si occupa proprio di istruzione ed educazione. Ma il discorso è più ampio, perché non ci si rivolge solo ad alunni con disabilità certificata.

Chiunque può manifestare, in maniera continuativa o in un determinato momento della propria vita, Bisogni Educativi Speciali (BES), “per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Il rischio, in caso contrario, è quello di crescere cittadini di serie A e cittadini di serie B. La scuola, invece, ha il dovere di non lasciare indietro nessuno, ad ogni costo. E combattere con tutti gli strumenti la dispersione scolastica, altra piaga sociale che riguarda bambini e ragazzi in condizioni di fragilità di vario tipo. Ecco perché è importante l’inclusione scolastica ed è fondamentale che in caso di disabilità la scuola sappia intercettare i bisogni reali degli alunni e far fronte alle specifiche esigenze, con figure professionali dedicate e con gli strumenti tecnologici idonei. 

Docente incoraggia e supporta gli alunni durante un compito interattivo

Attività educative inclusive per la tua classe

La scuola deve quindi essere inclusiva per sua definizione. Non potrebbe essere altrimenti. Oggi più che mai, in un mondo globalizzato, andando oltre i BES, le peculiarità dei singoli alunni passano anche per cultura di origine, differenze linguistiche e background familiari. La scuola inclusiva deve quindi offrire una didattica con attività e lezioni pensate, pianificate e messe in atto secondo una concezione studente-centrica e sempre più focalizzata sulla singola classe e sui singoli alunni. Per realizzare questi propositi è fondamentale che la scuola e i docenti abbiano le giuste dotazioni di sussidi didattici, con software e strumenti di insegnamento adeguati alle esigenze.

Inoltre, è fondamentale dare il giusto rilievo alla formazione: il Ministero dell’Istruzione mette a disposizione di dirigenti scolastici e insegnanti un sito dedicato dove trovare tutte le informazioni sugli strumenti didattici, i bandi, le linee guida per la scelta degli ausili didattici e l’Anagrafe nazionale degli strumenti e degli ausili per la didattica degli alunni con disabilità per l’inclusione a scuola. Per una panoramica generale, a questo link è disponibile una guida utile sull’inclusione scolastica redatta dagli esperti di Orizzonte Scuola.

I migliori sussidi didattici tecnologici a supporto dell’inclusione

Vediamo ora cosa si intende per sussidi didattici per l’inclusione scolastica: “gli ausili didattici sono tutti gli strumenti e i dispositivi, anche di natura tecnologica e informatica, in grado di favorire il percorso di inclusione scolastica delle studentesse e degli studenti con disabilità o bisogni educativi speciali” (fonte MIUR). Gli ausili didattici sono di tipologie differenti e vanno utilizzati a seconda degli aspetti dell’esperienza cognitiva che si vuole facilitare:

  • Partecipazione
  • Autonomia
  • Comunicazione
  • Apprendimento

Scegliere i migliori supporti didattici tecnologici per la scuola primaria e secondaria non è così semplice, sono tante le proposte in commercio ed è indispensabile rivolgersi ad aziende serie e con una comprovata esperienza nel settore per non rischiare di investire i fondi a disposizione in maniera poco efficace. 

La tecnologia Promethean per l’inclusione scolastica

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Grazie ai fondi stanziati nel nuovo PON Digital Board per l’acquisto di monitor digitali interattivi touch screen è il momento giusto per ripensare le proprie aule in ottica innovativa, ridisegnare gli spazi di apprendimento e incrementare l’inclusione scolastica, superando le barriere grazie a soluzioni tecnologiche all’avanguardia, versatili e inclusive. Attraverso il dialogo con i nostri consulenti specializzati, potrai scegliere la soluzione Promethean più adatta alle esigenze del tuo istituto scolastico e, una volta decisa la tecnologia da adottare, ti metteremo in contatto con uno dei nostri partner italiani autorizzati per finalizzare l’acquisto e programmare l’installazione a scuola.

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